Quando ci si trova di fronte alla necessità di intervenire su un immobile o un edificio, è fondamentale non trascurare gli aspetti burocratici che regolamentano tali interventi. Spesso, però, ci si rende conto di aver compiuto lavori senza aver ottenuto le dovute autorizzazioni. In questi casi, la SCIA in sanatoria si presenta come una soluzione per regolarizzare la situazione ed evitare sanzioni.
Cos'è la SCIA in sanatoria?
La SCIA in sanatoria, secondo l'articolo 37 del dpr 380/2001, rappresenta un'opportunità per regolarizzare abusi edilizi compiuti in precedenza. Si tratta di un accertamento di conformità che permette di portare a termine lavori già eseguiti senza la corretta documentazione o che hanno violato le normative edilizie vigenti.
Cosa si può sanare con la SCIA in sanatoria?
La SCIA in sanatoria può essere utilizzata per regolarizzare interventi di manutenzione straordinaria, restauri e/o risanamenti su edifici storici, così come interventi che comportano una modifica leggera ma significativa della destinazione d'uso o della struttura dell'immobile.
Tempi e costi della procedura
Il termine per l'accettazione della SCIA in sanatoria da parte del Comune è di 60 giorni. In caso di mancata risposta entro questo termine, si applica il principio del silenzio-assenso. Tuttavia, è importante considerare che i costi associati alla procedura possono variare a seconda del momento in cui viene presentata la domanda. Se la SCIA viene presentata in ritardo, le sanzioni possono essere elevate, fino a 10.329 euro.
Chi deve presentare e firmare la SCIA in sanatoria?
La SCIA in sanatoria può essere presentata dall'avente diritto, ovvero il proprietario dell'immobile o il tecnico progettista. Per quanto riguarda la firma del modulo, essa può essere apposta dal tecnico abilitato o dal proprietario stesso.
SCIA in sanatoria e i 30 giorni
È possibile presentare una SCIA in sanatoria anche in corso d'opera, pagando una sanzione di 516 euro. Tuttavia, è fondamentale rispettare le condizioni stabilite e, se entro 30 giorni vengono riscontrate ulteriori violazioni, si può ricevere una notifica per interrompere i lavori.
Il silenzio assenso e la SCIA in sanatoria
Contrariamente ad altre procedure, il silenzio assenso non è applicabile alla SCIA in sanatoria. I Comuni prestano particolare attenzione all'istruttoria della pratica e comunicano l'esito favorevole al richiedente, evitando l'ipotesi del silenzio assenso.
In conclusione, la SCIA in sanatoria rappresenta un'opportunità per regolarizzare interventi edilizi irregolari, tuttavia è fondamentale rispettare tempi e modalità previste dalla legge per evitare sanzioni e complicazioni future.